Gufetto in cartapesta: il rivestimento con stoffa e pigne

Continuando con la serie i Gufi del Bosco il passo successivo dopo la prima creazione bidimensionale e le palle gufo in polistirolo (qui e qui) sarà la creazionedi un gufo ornamento più “realistico” (come se fosse un gufo impagliato) che avrà la forma data dalla cartapesta. (vedi prima parte)

Dopo aver realizzato la struttura con la cartapesta, utilizzando sia le strisce di carta passate nella colla, che la pasta di cartapesta, sono pronta per la fase tre: il rivestimento.
Ho utilizzato una cartapesta un po’ grossolana con un procedimento rapido perchè ho intenzione di ricoprire tutto il gufo, ho lasciato asciugare la sagoma di cartapesta all’aria ma non direttamente sotto il sole perchè volevo che si essiccasse lentamente onde evitare crepature (non so se i miei scrupoli sono eccessivi); solo oggi mi sono decisa a metterla sotto il sole settembrino per dare un ultimo colpo di calore e levare l’umidità residua. Ci sono voluti circa quattro giorni per fa asciugare “la mummia”! Il Gufetto è piccolino, sicuramente dopo questo modellino mi lancerò in versioni che saranno quantomeno il doppio, e non so se utilizzerò ancora la tecnica della carta appallottolata per fare lo scheletro (anche in ragione dei tempi di asciugatura) o se dovrò realizzare una struttura con il fil di ferro.

IL RIVESTIMENTO: la tela

Ho deciso di utilizzare la canapa spessa (ma credo che anche la carta crespa -un color crema o bianco- sia un’alternativa altrettanto interessante, sicuramente il procedimento sarebbe più semplice, essendo la carta crespa un materiale facilmente adattabile a una sagoma irregolare, senza che si formino grinze indesiderate). Siccome sia la testa che il dorso del mio gufetto saranno rivestiti con le pigne  non mi sono preoccupata in merito alle linee di giunzione, anche se ho cercato di fare un lavoro accurato: ho passato la colla a zone bagnando bene il tessuto con una soluzione diluita di colla e acqua in modo che diventasse un po’ più elastico e si adattasse alla forma del corpo, ho unito i due lembi della stoffa sul dorso e sotto la coda, lasciando aperta la parte dove andrò a sistemare le zampe. Nelle zone in cui si sarebbero formate delle grinze ho tagliato il tessuto e l’ho leggermente sovrapposto, lisciando bene sulla giunzione.
Ho anche realizzato lo scheletro delle zampe utilizzando del fil di ferro (diametro del filo 1,25 mm) che ho rivestito con lo scotch carta.
Per le zampe ho seguito il tutorial di Ann Wood (qui) al momento sono molto grezze e credo le rivestirò utilizzando dello spago.

IL RIVESTIMENTO: le pigne

Data l’esigua dimensione del gufetto ho dovuto utilizzare una pigna dalle scaglie piccole, nello specifico una pigna d’abete. Sono partita dalla coda facendo un paio di file lungo la schiena e man mano che proseguivo ho aggiunto anche le ali. Arrivata alla testa ho fatto tutto il giro intorno e ho continuato per file concentriche fino ad arrivare in cima.

Ho rivestito le zampe con uno spago di iuta e le ho incollate al corpo nelle buchette che avevo sagomato in precedenza. Andrò a riprendere la zona dell’attaccatura delle gambe rivestendola completamente con la canapa avanzata. Lasciato il lavoro ad assestarsi in modo che la colla facesse bene presa, l’ho ripreso il giorno dopo. per aggiungere delle piccole scaglie di pino domestico e i rametti e mettere in risalto ali e coda.

Per gli occhi ho usato del semplice filo bianco avvolgendolo tra due dita per una ventina di volte circa, ho quindi stretto con un pezzo di filo la matassa fermandola al centro con un paio di nodi e tagliato i fili alle due estremità: ho realizzato due “ventagli” per occhio e li ho incollati incrociati tra di loro; per la pupilla ho utilizzato un pad per mobili trasparente appiccicando la parte adesiva su un pezzo di cartoncino nero che ho poi ritagliato seguendo il contorno rotondo del pad stesso.
Ho realizzato il becco con un pezzettino di pasta di cartapesta avanzata.


Il gufetto visto di lato

Ed ecco il gufetto terminato: ho aggiunto gli artigli con dei pezzetti di cartapesta

La galleria aggiornata dei gufetti che vado a realizzare (anche su ordinazione) la trovate qui

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(gufetto di Moggley Mog 2012)

Pubblicato da tempodagufi

Architetto, blogger, appassionata di musica celtica e antica, riciclo creativo e artigianato artistico