Il gufo gatto (o è un gatto-gufo?)

Seconda parte del progetto “Il gufo è un gatto che vola” ieri ho preparato il rivestimento con la juta di un anonimo raccoglitore ad anelli e fatto una bozza dell’immagine gufesca che ci finirà incollata sopra (per scaricare il template modello gatto-gufo)


modello gufo che vola

Ho tracciato in rosso le modifiche apportate al modello, sono intervenuta sulla forma del corpo allargando i fianchi, ho aggiunto un cerchio per la pancia e due triangolini per le orecchie; per le ali ci vorrà l’accortezza di allungare in proporzione anche “l’osso” che le unisce perchè altrimenti risulterebbero troppo attaccate al corpo.
Nel bozzetto ho solo tracciato a matita il disegno del gufetto, ma ho già deciso i colori, voglio utilizzare i ritagli dei jeans diventati troppo vecchi (credetemi molto, ma molto logorati) che mi permettono delle belle variazioni di tono sul blu (ho usato sia il dentro che il davanti del ritaglio jeans,  per gli occhi ad esempio la trama è quasi bianca), il rosso,  il giallo e il nero (ma va, sono colori primari?)

TAGLIA&INCOLLA

Per non annoiarvi con foto passo passo (perchè ognuno ha i ritagli suoi), basti dire che nel riportare il modello sulla stoffa ho apportato delle modifiche, e cioè sagomato a forma di goccia il pancino (ma proprio un cenno) e rimpicciolito un po’ la pupilla (anche se nei gufi è molto grande rispetto all’iride), per il giallo delle orecchie ho seguito il ritaglio stesso dando appena una sforbiciata.
Dopo aver fatto una prova di assemblaggio sono passata all’incollaggio: per questo progetto è perfetta la colla vinilica diluita con acqua (come sempre le dosi sono a occhio, io tengo un barattolo di vetro -riciclato- con la mistura, che chiudo bene con il suo tappo e che vado a rabboccare di volta in volta con l’acqua che uso per risciacquare il pennello tenuta in un altro barattolo e altra colla). Per il pennello da usare con la colla vinilica vi suggerisco il pennello tintura (quello in plastica per tingere i capelli): le setole non si rovinano anche se non si risciacqua subito bene, è piuttosto largo da usare per grosse campiture, ma se si mette di sbieco si può usare una sola setola per piccole superfici). La colla la stendo in abbondanza di modo che penetri bene nella stoffa sia sul retro da incollare che poi sul davanti. Bisogna lavorare su una superficie vetrosa io uso una mattonella di ceramica,  il lavoro non si appiccica e basta dare una passata con il panno per ripulire.

COME PROCEDERE
Incollare prima i cerchietti degli occhi uno sull’altro con abbondante colla e lasciare asciugare mettendo un peso sopra (i barattoli di vetro con la colla e l’acqua per il risciacquo). Incollare prima il pancino e poi il blocco becco-occhi e infine i cornetti sulle orecchie.
Lasciare asciugare bene (solita oretta e più, anche perchè la mia miscela è molto acquosa, ma così impregna molto bene le fibre).
Per ultimo incollare le ali sul dietro (lasciare asciugare).

stoffosi gufo che vola
gufo incollato su copertina del raccoglitore: pancino imbottito con del cotone idrofilo

IL RACCOGLITORE FODERATO CON JUTA: tasche interne
Nel frattempo ho inserito delle “tasche” sull’interno della copertina (che ho deciso di lasciare non rivestita): saranno dei pratici porta cosette e ferma fogli, in carta decorativa dalla grammatura un po’ spessa; come colla opto per lo scotch biadesivo (per un’incollatura netta e pulita).
La colla del biadesivo è molto potente e non ti permette ripensamenti, bisogna prestare la massima attenzione nella fase del posizionamento ed essere molto precisi; si vende in nastri di diverse altezze, ma io che per lo più compro tra i materiali edili e di ferramenta ce l’ho alto 2,5 cm: così l’ho tagliato circa nel mezzo  per ricavare due strisce!

terza parte IL LETTERING

Pubblicato da tempodagufi

Architetto, blogger, appassionata di musica celtica e antica, riciclo creativo e artigianato artistico