Maschera da Civetta in cartapesta

In vista del Carnevale voglio realizzare una maschera da gufo, inizio però con un soggetto più semplice: la civetta.
Il materiale sarà la cartapesta (qui per le ricette)
Per realizzare una maschera in cartapesta si parte prima di tutto da uno schizzo di ciò che vogliamo realizzare, poi si modella il disegno dandogli la dorma tridimensionale usando della plastilina o la creta. Il modello può essere trasformato in stampo oppure utilizzato direttamente rivestendolo con la pasta di cartapesta. Si liscia bene con le mani o con gli attrezzi per modellare l’argilla avendo particolare attenzione nella zona occhi e si lascia asciugare all’aria per un paio di giorni. Si toglie quindi la plastilina e si scartavetra bene la superficie della maschera sistemando o ritagliano le imperfezioni lungo i bordi. Passare una paio di mani di pittura al lattice e colorare con acrilici.
C’è però anche un altro metodo sebbene comunque laborioso che prevede di prendere un calco del proprio viso da usare come base per il rivestimento con la cartapesta: con dei fogli di alluminio (almeno tre perchè restino in forma) si prende il caldo del viso disegnando la sagoma della maschera e il buco degli occhi (ovviamente bisogna essere in due per prendere il calco). La struttura è sufficientemente elastica per modellarsi sul viso ma comunque leggera, si procederà a irrobustirla con alcune mani di strisce di carta imbevute nella colla.
Un metodo ancora più semplice è quello di prendere come stampo una maschera bianca tutto il viso, appoggiarci sopra un foglio di alluminio, disegnare la sagoma con il taglio degli occhi e rivestire un con paio di mani si strisce di carta e colla. Dopo aver lasciato asciugare si stacca dal supporto e si incolla una mano di strisce di carta sull’interno. Si lascia asciugare e si rifila la mascherina ritagliando lungo i bordi e gli occhi. Nel mio caso ho ritoccato con del nastro carta una parte dell’occhio che era stato ritagliato in modo impreciso.
Data la laboriosità del processo posterò solo le immagini più significative  del Tutorial.
Ecco la prima fase, dalla  maschera bianca tutto il viso usata come calco ho ricavato una mascherina base. 
Per fare il becco ho modellato un pezzo di foglio di alluminio dandogli forma ricurva e rinforzando i bordi in alto, ho quindi applicato un velo di colla sulla parte interna del becco che ho rivestito con la pasta di cartapesta che ho infine incollato sul pezzo di naso lasciato nella mascherina base, proprio perchè fungesse da supporto al becco.
Nel sagomare il becco mi sono basata sulle immagini al vero di una civetta, non ho voluto enfatizzare più di tanto la sua forma anche se così si vedrà il naso vero sottostante, perciò ho spostato più in basso l’attacco del becco (rispetto alla foto)

Lascio asciugare.
Riprendo la lavorazione aggiungendo ulteriori dettagli con la pasta di cartapesta, le sopracciglia, il disco facciale, rivesto anche il becco, ma lascio la fronte della mascherina base.

Ci sono ancora degli aggiustamenti da fare sul disco facciale, nel frattempo sto valutando quale rifinitura applicare; ho visto il tutorial di Jonni Good nel suo fantastico blog  in cui si mostra l’utilizzo della carta velina colorata come texture e credo proprio che utilizzerò quella tecnica!

 

PRIMA FASE: lavorazione cartapesta

Ho ripreso la maschera e ho apportato ulteriori modifiche in particolare per il disco facciale. Ho incollato ulteriori strisce di carta lungo i bordi della maschera e intorno al contorno occhi, ho ritoccato anche il becco. Lascio asciugare.

SECONDA FASE: la colorazione

La civetta ha una “fronte” bassa con piume maculate bianco-marrone/grigio, il contorno occhi è rivestito da piumette bianche disposte a formare una sorta di folte sopracciglia curvate all’insù, un po’ di piumette bianche contornano il becco e mescolate al grigio disegnano una specie di occhialino attorno all’occhio.
Così usando solo il bianco e il nero ho prima distribuito il colore di fondo aggiungendo man mano strati di colore.
Quando l’effetto tonale è stato soddisfacente ho dato una mane di vernice trasparente per amalgamare il tutto.
In un secondo tempo ho poi apportato ulteriori pennellate più “disordinate”  per l’effetto “arruffato” delle piumette.
Ecco la fase di rifinitura delle piumette il lavorazione

 

Pubblicato da tempodagufi

Architetto, blogger, appassionata di musica celtica e antica, riciclo creativo e artigianato artistico