Quel piccoletto di un assiolo

L’assiolo (otus scops) è un piccolo strigide euroasiatico (nell’area mediterranea e la fascia temperata dell’Asia, grande quanto un merlo o un grosso tordo (ca. 20 cm di lunghezza), date le proporzioni si nutre di grossi insetti e lombrichi, ma non disdegna uccellini e rospi. Il suo nome in italiano deriva dal diminutivo latino axio/axionis  con cui gli antichi romani chiamavano il gufo (da asio=auses cioè l’orecchiuto): piccolo gufetto. Anche in inglese conserva il termine scientifico e viene chiamato “scops owl”. E’ un uccello migratore e d’inverno predilige il clima africano della fascia subsahariana, ma tende ad essere stanziale quando vive nella fascia più meridionale dell’Europa (sud della Spagna, della Grecia e dell’Italia).

Quando canta l’assiolo contadin pianta il fagiolo” (proverbio toscano) perchè il suo arrivo preannuncia la bella stagione.

© Gianfranco Colombo

Il piumaggio è perfettamente mimetico, macchiettato e strisciato di grigio, marrone e nero per simulare il tronco di un albero; pur essendo dotato dei cornetti ai lati del capo li tiene per lo più in posizione abbassata assumendo l’aspetto di un civettino, mentre quando li alza ben ritti l’espressione del volto diventa aggressiva; se spaventato assume un portamento più sfilato, che lo fa sembrare più alto, addossandosi al tronco (la cosiddetta “posizione del ramo secco“).

Lo distinguiamo  dalla civetta nana per il suo volo diretto e poco ondulato.
La sua tecnica di caccia si basa sul magnetismo dei grani occhi dorati con cui attira e ipnotizza i piccoli uccelli.

E’ un rapace di pianura/collina che ama stare nei luoghi aperti o nella vicinanza delle case e dei giardini cittadini, prediligendo i cimiteri: la sua preferenza per i cimiteri è presto spiegata, i lumini delle tombe attirano moltitudini di falene di cui l’assiolo è ghiotto! Appena scende il tramonto inizia il suo richiamo “Chiù” (un suono metallico e squillante, non certo l’ideale per conciliare il sonno perchè ricorda vagamente il suono di un allarme) ripetuto instancabilmente fino all’alba (tranne una breve pausa di un paio d’ore nel cuore della notte). Femmine e maschi amano cantare in duetto

In genere canta ruotando continuamente la testa rendendo ardua la sua localizzazione ed è proprio il suo canto ostinato a farlo paragonare a un testardo “testa d’assiuolo” sta nei detti popolari per “testa di cavolo” con il maschio a fare da chiacchierone e con un tono più basso rispetto alla femmina.

Nella saga di Herry Potter Leotordo (in inglese Pigwidgeon) è l’assiolo di Ron Weasley, per la precisione è un Ptilopsis leucotis ossia l’assiolo faccia bianca settentrionale che ha abitudini diurne.

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(gufetto di Moggley Mog 2012)

 

FONTI
https://www.monaconatureencyclopedia.com/otus-scops/
http://owlstorytelling.blogspot.com/2015/03/perche-si-chiama-assiolo-6-puntata.html
http://www.uccellidaproteggere.it/Le-specie/Gli-uccelli-in-Italia/Le-specie-protette/ASSIOLO

http://www.pangea.news/riflessioni-dentro-il-chiu-dellassiolo-il-rapace-che-ipnotizza-la-notte-e-che-un-giorno-forse-diventera-uomo-comunque-e-meglio-degli-umani-che-ho-intorno/

Pubblicato da tempodagufi

Architetto, blogger, appassionata di musica celtica e antica, riciclo creativo e artigianato artistico