Separè con gufo

Ho iniziato un lavoro impegnativo di restauro e restyling di alcune vecchie porte che diventeranno un separè a tre ante; ho scelto due ante che un tempo chiudevano un armadio a muro e l’anta di una vecchia porta. Sono ad altezze diverse così al centro metterò l’anta della porta, siccome voglio utilizzare il separè per ricavare un angolo-spogliatoio nella camera da letto tre ante mi sono sufficienti, inoltre l’anta della vecchia porta è piuttosto massiccia e non voglio che il lavoro finito diventi troppo pesante da trasportare.
Per prima cosa ha dato una ripulita per levare polvere e sgrassare, ho staccato i vetri levando il mastice e i chiodini che lo bloccavano, ho svitato tutte le viti. Ho levato anche vari chiodini e un rinzaffo aggiunto nella parte inferiore del serramento probabilmente per adattare la porta al livello del pavimento e migliorare la tenuta. Alcune parti del legno sono molto rovinate e ci sono degli enormi buchi in corrispondenza delle serrature: utilizzerò perciò la pasta di legno preparata all’occorrenza (di cui darò la ricetta) per ricostruire le parti mancanti. Ma prima: sverniciare!

Con un pezzo di vetro

Per sverniciare voglio utilizzare il metodo dei vecchi marinai: il vetro. Con il vetro smontato dall’anta che inevitabilmente si è rotto, così nel progetto riciclo anche quello!
Il metodo è semplicissimo: si prende un pezzo di vetro e si comincia a raschiare! Dopo un po’ il vetro perde l’affilatura e ne prendo un altro e avanti così. Il vetro s’inclina all’occorrenza e si procede sempre nel senso della venatura del legno, per piccoli pezzi; in alcuni punti la vernice si sfoglia come tanti piccoli trucioli, in altri non ne vuole sapere di venire via.. tenere il vetro con le dita prendendolo nella parte più in basso, se dovesse rompersi poco male in genere si frantuma lungo linee parallele al taglio o perpendicolari allo sforzo, e con un taglia vetro lo si può utilizzare fino all’ultima “striscia”; il vetro è molto funzionale per grattare nelle modanature e fare gli angoli.
Ovviamente indossare guanti da lavoro e mascherina con filtro.

Work in progress

Pubblicato da tempodagufi

Architetto, blogger, appassionata di musica celtica e antica, riciclo creativo e artigianato artistico