Il gufo reale

Bubo bubo è il gufo reale, il gufo delle foreste lungo i fianchi delle montagne che caccia anche grosse prede come lepri e volpi oltre che anatre e pernici (e ratti, ricci, ghiri, pesci, anfibi, rettili e grossi insetti) il più grande della famiglia degli strigidi può arrivare ad un altezza di 70 cm e con un’apertura alare fino a 2,5 metri (sono le femmine ad essere più grosse dei maschi)!

Questa foto di Oasi Cervara è offerta da TripAdvisor.

E’ il re degli uccelli onnipresente nelle fiabe del bosco, da un lato sempre pronto a dispensare saggi consigli, ma anche creatura schiva e temuta. Secondo il mito classico il gufo (o la civetta) era un attributo della dea Atena (la Minerva romana) nata dalla testa di Zeus: con l’abilità di guardare nelle tenebre il gufo è paragonabile al saggio che vede nell’oscurità dell’ignoranza.
Del gufo reale colpiscono soprattutto gli occhi, con le pupille nere molto grandi e l’iride dello stesso colore del whisky scozzese (quasi arancione) di  un caldo color ambra; occhi che riescono a vedere le loro prede nel buio più fitto, listati di nero come se si fosse appena passato il kajal; le piume tutt’intorno agli occhi sono disposte come petali di margherita e ancora sfumano dal bianco all’ambra, fino al nero, che orla il tutto, descrivendo una sorta di mascherina veneziana ( o degli occhiali) con in mezzo il becco nero a rostro.
La testina tonda  presenta ai lati due buffi “cornetti” (che sembrano delle orecchie pelose) con cui esprime i suoi stati d’animo. Il resto del piumaggio è screziato sempre giocato sui tre colori: bianco, ambra, nero.

Il gufo comune (Asio otus) è una specie simile al gufo reale ma dalle dimensioni decisamente più modeste.

gufo reale
A me gli occhi: il gufo reale

Il gufo per la sua caratteristica conformazione è un gatto tra gli uccelli, vuoi per le orecchie, i grandi occhi frontali, ma anche per la tecnica di caccia all’agguato (resta immobile e invisibile grazie alla sua tuta mimetica in attesa che spunti una vittima) e per i movimenti “al silenziatore” grazie alle sue piume remiganti morbide e sfrangiate.

E’ il gufo reale a bubolare con il suo caratteristico uh-uh che si sente anche a grande distanza

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(gufetto di Moggley Mog 2012)

 

FONTI
http://www.lipu.it/gufo
http://www.latelanera.com/misteriefolclore/misteriefolclore.asp?id=300

Pubblicato da tempodagufi

Architetto, blogger, appassionata di musica celtica e antica, riciclo creativo e artigianato artistico