Gufetti in scatola: busta di carta e tag a forma di gufo

In vista del Natale e dei regali di fine Anno volevo personalizzare i miei con un tag gufo (vedi anche quelli dell’anno scorso), io non sono un’amante dello scrapbooking (non ancora per lo meno) preferisco riciclare carta e cartoncino, preferibilmente degli imballaggi alimentari.
Per questo progettino ho utilizzato il cartoncino ondulato di due tipi di confezioni, uno con le onde più strette color caramello, l’altro bianco.
Basta tagliare un po’ di dischetti fare gli occhietti neri con una punzonatrice, ritagliare i dischetti degli occhi da dei ritagli di cartoncino o carta spessa, prendere dei mini ritagli per il becco e incollare con la colla in stick.
L’idea in più è quella dell’aggiunta di un contenitore gufesco (di riciclo) per poter riporre tutti i tag in attesa dell’uso.
Ho preso una vaschetta del gelato per due porzioni di forma ellittica, ho ritagliato sul cartoncino ondulato bianco la forma del coperchio (in modo che ci stia dentro al bordo rialzato), aggiunto due ali, gli occhi e il becco. (per un lavoro ancora più dettagliato si può aggiungere il pancino sempre di forma ellittica e con del cartoncino contrastante e le zampette.
Le pareti laterali le ho lasciate così limitandomi ad asportare grattando con una lametta la striscia incollata dal venditore.

SACCHETTO CARTA FAI DA TE

Anche la busta/shopper l’ho confezionata da me (da un rotolone di carta per pacchi che avevo in magazzino) aggiungendo per i manici della corda sintetica per appendere i panni.
Per piegare la carta si trovano già molti tutorial in rete e il procedimento è molto semplice: prima si ricava un cilindro di carta incollando una linguetta laterale del foglio (nel formato che si vuole) piegato e metà , poi si piega quella che diventerà la base della busta verso l’alto (a seconda dell’altezza della piega si otterrà una busta più o meno capiente) ora come nell’origami si aprono i due lembi del rettangolino così creato e si schiacciano le estremità dando la forma di un triangolo.

apro e appiattisco il fondo

Questa specie di mandorla appena ottenuta viene ripiegata lungo i lati lunghi (paralleli alla base della busta) a chiudere il fondo (è indifferente quale lembo si piega prima basta superare con la prima piega di appena un po’ la metà della figura stessa) Si incollano i lembi.

fondo fatto!

Siamo quasi alla fine
A questo punto io preferisco girare la busta, vediamo che il fondo non è più dritto, ma presenta ai lati due spigoli in diagonale, piego i lati (perpendicolari alla base) proprio esattamente a far rientrare questi “spigoli”. Ora è importante formare bene le pieghe perciò riapro i lembi, giro la busta e ribatto la piega anche dall’altra parte, schiacciando sempre bene lungo la piega.

rigiro la busta
piego le alette verso l’interno
rigiro la busta e piego ancora le alette all’interno

Adesso avviene la magia: abbasso la base verso di me, metto in piedi la busta e schiaccio delicatamente lungo le pieghe laterali appena formate (pieghe a fisarmonica) e la busta è fatta!
Ancora un ultimo passo: bisogna chiudere la busta, ma prima rinforzo il lato aperto rigirando un lembo di circa 2 centimetri (volendo lo possiamo ripiegare due volte per dare una maggiore robustezza). Adesso inizio ad appiattire la busta partendo proprio dall’alto, pareggio l’apertura chiudendo le pieghe laterali a fisarmonica e schiaccio delicatamente facendo uscire l’aria e piego la base verso l’alto. Finito!

apro delicatamente
e chiudo partendo dall’alto

La busta può essere lasciata così e chiusa da una molletta oppure accessoriata con un paio di manici.
Per aggiungere i manici: misurare la metà e segnare due punti alla distanza che ci pare e fare i buchi con una punzonatrice (attenzione se la busta è piccolina bisogna ripetere l’operazione su entrambi le facce della busta altrimenti si perforano anche le pieghe laterali della fisarmonica), tagliare due strisce uguali annodare un’estremità infilare l’altra nel primo foro (in modo che il nodo si trovi all’interno della busta) entrare nell’altro buco e fermare con un nodo.
Ci ho messo di più a scrivere questo tutorial che a fare la busta!

Solo un’osservazione sui fori: farli a 1 cm, dal bordo o anche 1,5 cm a seconda del lato ripiegato verso l’interno (io ho utilizzato la punzonatrice da tavolo che non mi permette un passo più lungo)

Pubblicato da tempodagufi

Architetto, blogger, appassionata di musica celtica e antica, riciclo creativo e artigianato artistico