Gufo folk stilizzato di Halloween: il mio primo progetto a tema con tanto di cappello stregonesco (o da maghetto) da tenere alla finestra nella notte della festa.
Queste “bambole folk” sono creazioni d’arte con la stoffa, pezzi cuciti e ricuciti, accostamenti di stoffe delle più varie consistenze materiche (dal velluto al tulle), bottoni, pizzi e merletti, ritagli di pelle e cuoio, filati e lane. Sulla iuta, il cotone spesso, il lino e la canapa si dipinge con colori a tempera (o per la stoffa) per aggiungere delle sfumature, o un motivo a stencil o per disegnare un volto o anche solo degli occhi. Lo stile è un misto di shabby e country/provenzale, più genericamente sono creazioni d’arte in stile primitivo (folk primitive art). I tessuti preferiti sono in fibre naturali trattati in un bagno di tè o caffè per invecchiarli, lane infeltrite da un lavaggio sbagliato o fatto apposta, ma anche materiali poveri come rametti, bacche, la paglia, il fil di ferro; spesso e volentieri si scuciono vestiti vecchi, cappotti, vecchi maglioni, si ricicla vecchia biancheria per la casa (ricordate i cassettoni di biancheria che un tempo si preparavano come dote della sposa?).
GUFO HALLY: il Gufo folk di Halloween
Su un foglio quadrettato A4 ho disegnato lo schizzo di un gufetto implume partendo da una forma a pera e definendo in linea di massima i dettagli (occhi, naso, ali e zampe). Ho tracciato il cartamodello piegando lo stesso foglio a metà per trovare l’asse di simmetria verticale. Per mantenere una proporzione armoniosa ho piegato il foglio in tre parti nel senso della lunghezza e ricavato il modulo della testa (una parte testa, due parti corpo), quindi ho tracciato la forma a pera su un lato del foglio ricalcando a specchio sull’altro lato.
Ho cercato due bottoni grandi dallo stile retrò e su quelli ho disegnato il contorno occhi, aggiungendo un triangolo dalla forma allungata per il becco. Ali e coda (in panno nero spesso) li aggiungerò alla fine sul corpo già imbottito.
Dopo aver ritagliato il modello sulla stoffa (una fantasia sui toni del marrone e viola), ho cucito prima gli occhi poi il naso sul dritto e quindi ho cucito i due pezzi del corpo dritto contro dritto lasciando il lato in basso aperto per l’imbottitura.
Ho rivoltato la stoffa e applicato le ali e la coda con dei piccoli punti.
Ho creato le zampe partendo dal fil di ferro rivestito prima con scotch carta e poi con un passafilo marrone.
Ho fatto diverse prove per il rivestimento e la struttura interna e alla fine ho optato per una sagoma rettangolare in cartone un po’ più piccola della testa e sagomata in base al contorno stesso della testa, ho legato le zampe con il fil di ferro che ho fatto aderite lungo tutto il contorno della sagoma e ho tagliato delle lunghe strisce da una fodera recuperata da un vecchio cappotto; con questa ho rivestito la sagoma tipo mummia inframmezzando ritagli di stoffa nei punti di maggior spessore.
Una volta infilata la “mummia” dentro al corpo ho aggiunto ancora stracci spingendoli con un bastoncino nelle zone rimaste più flosce e a fine ho cucito il bordo inferiore bloccando le zampe.
Allestimento del Gufo Hally
Ho aggiunto ulteriori dettagli con il panno nero (piuttosto spesso): prima di tutto ho rifatto il cappello in una taglia un po’ più piccola e ho aggiunto una mantella modellata con delle pieghe e cucita con dei piccoli punti tutto intorno alle “spalle” del gufetto. Ho fatto una scopa con un rametto lasciato seccare dall’anno scorso e i rametti di lino lasciati seccare, legandoli con un pezzo di spago attorno al bastone. Ho assemblato il tutto e aggiunto dei piccoli dettagli, come il bottone al bordo della mantella (su cui ho incollato un piccolo strass violetto), la fascia viola sul cappello, di tulle viola guarnita con delle piccole bacche color violetto; una “cravatta” in stile settecento fermata con una piccola borchia di metallo.
Ed ecco il gufetto Hally (dimensioni 43 -dalla punta del cappello-x 20 cm)
