Il gufo paraspifferi per l’arrivo dell’Inverno

Il tempo è cambiato e all’approssimarsi di Samain siamo proprio alla fine dell’estate.
Urge rimodernare il vecchio paraspifferi perchè la mia postazione “invernale” del computer è proprio vicino a una porta che si affaccia sul vano scala da cui arrivano raffiche di vento freddo. Oggigiorno con i serramenti moderni e i doppivetri i paraspifferi sono oggetti desueti, ma nelle vecchie case fanno ancora la loro bella figura!
Mi sono innamorata di un paraspifferi a forma di pollastro che ho trovato qui e ho deciso di trasformarlo in gufo-paraspifferi modificando semplicemente la faccia.

pollo paraspifferi

Del cartamodello (da scaricare qui) mantengo corpo, zampa, gamba e ala e disegno una testa da gufo/civetta in scala.

Ritaglio i pezzi e li cucio rovescio contro rovescio senza rigirare poi la stoffa, ho riutilizzato in parte l’imbottitura di un banalissimo paraspifferi un po’ vecchiotto che era rimasto relegato sull’armadio, ma è un lavoretto perfetto per  riciclare vecchi maglioni, calze bucate e calzini spaiati o asciugamani di spugna ormai consunti da tagliare in piccoli pezzi, ma anche vecchie fodere.
La lavorazione è molto semplice, ho utilizzato una pezza di cotone  marrone di buona qualità, spesso e soffice al tatto, della cotonina bianca stampata a pois gialli per le gambe, un avanzo di cotone operato verde pistacchio per le zampe e altri ritagli di panno per i dettagli.
Le uniche cucitura un po’ elaborate sono quelle del corpo: dopo aver cucito la sagomo ho prima tracciato le linee di impuntura della coda che ho riempito bene con l’imbottito chiudendo il tutto con una cucitura trasversale. Per le impunture ai due lati ho prima infilato e fissato con gli spilli un pezzo spesso di lana (avanzato da una vecchia coperta) e poi cucito lungo le linee, credo che quest’operazione sia necessaria per far aderire e avvolgere meglio il corpo con l’innesto delle gambe.

Ecco i pezzi cuciti e imbottiti, ma ancora da chiudere, aggiungerò ancora un po’ d’imbottitura al corpo per mantenere la stoffa più tesa. Le zampe le ho cucite dritto contro dritto e poi rovesciate, voglio anche ritagliare un dischetto dalla stoffa a pallini per chiudere l’innesto alla zampa e mantenere la forma tonda. La mia porta è di 80 cm così mi bastano le gambe di 25 cm, ma ovviamente la lunghezza è variabile, fermo restando la dimensione standard del cartamodello.

Ecco il disegno della testa che ho ritagliato in parte sul cotone marrone e in parte sul panno nero
Ho quindi assemblato il tutto cucendo prima le gambe al corpo,e quindi innestando la zampa, ho posizionato le due ali e le ho cucite lungo il bordo inferiore del corpo e infine ho cucito la testa nello spazio in mezzo.

Ed ecco il gufo appena atterrato malamente sulla mia finestra pronto per il click!

Pubblicato da tempodagufi

Architetto, blogger, appassionata di musica celtica e antica, riciclo creativo e artigianato artistico