Il gufo destrutturato

Avevo per le mani la scatola del ciarpame di bigiotteria e curiosando alla ricerca di uno spunto, ho trovato un paio di orecchini tondi in plastica trasparente giallo acido.. perfetti per realizzare il progetto di un gufo destrutturato (che diventa carillon del vento)!
Con il termine “destrutturare”  s’intende la scomposizione di una struttura negli elementi che la compongono, in genere allo scopo di riorganizzarla. Nella cucina destrutturata ad esempio si separano gli ingredienti che nella ricetta originale sono mischiati tra loro, per ottenere delle composizioni esteticamente interessanti.
Così per il gufo prendo occhi, becco, piume e zampe, i singoli elementi costitutivi della sua gufosità e li ricompongo appendendoli ad un filo in un mobile (nel senso che si muove) che è l’essenza del gufo.
Per prima cosa faccio un disegno preparatorio in scala reale tracciando su un foglio la sagoma dei due orecchini. Per le piume faccio ricorso ad uno stampino da biscotti che assomiglia a una nuvoletta e disegno le sagome di queste “piume” infilandole una sopra l’altra e  aggiungendo altre due file a destra e a sinistra degli “occhi”, li disegno in modo che sfalsati, restino comunque aderenti tra di loro; aggiungo becco e zampe stilizzati ed ecco il modello.modello gufo garden art
Per dare stabilità alla struttura ho aggiunto due legnetti nella parte in basso (tracciati in rosso) che restano dietro alle piume.

Per la realizzazione del progetto ci vorranno un paio di giorni, il tempo di preparare i pezzi, cercare i legnetti adatti, etc.
Ho deciso di utilizzare il colore naturale della pasta da modellare al bicarbonato (per la mia ricetta della pasta al bicarbonato), cioè il bianco con l’intento di usare delle pennellate di colore nell’ultima fase della lavorazione.

continua a domani

Pubblicato da tempodagufi

Architetto, blogger, appassionata di musica celtica e antica, riciclo creativo e artigianato artistico