Gufetta pasticcera: i dolcetti in feltro

Dolcetti in feltro della tradizione piemontese

Dopo la tradizionale abbuffata di panettoni siamo giunti alla fine di questo anno terribile; per chiudere in dolcezza (senza alzare la glicemia) in questo scorcio di fine e di inizio anno, mi sono dedicata al confezionamento dei dolcetti in feltro.
Già l’anno scorso avevo realizzato dei mini dolcetti in feltro con gli avanzi per decorare una giara di vetro porta biscottini.
Questa volta però mi sono dedicata ad una “produzione dolciaria” più in grande.

Ci sono già tanti tutorial su come realizzare i dolcetti in feltro (pasticceria e biscotti, fette di torta etc, etc), perciò non mi dilungo.
Ho cercato, tanto per personalizzare un po’, di creare con il materiale che avevo in laboratorio, dei dolcetti tipici “piemontesi”.

MATERIALE UTILIZZATO PER I DOLCETTI IN FELTRO

Ho utilizzato varie tipologie di feltro, quello morbido da 1-2 mm (che si tira un po’ da tutte le parti dopo averlo tagliato a misura) ma anche quello più rigido da 2-3 mm. Come colore base ho optato per un pannolenci morbido in rosa carne, una tinta che con qualche sfumatura di terra in polvere/ombretti e pastelli nei toni del marrone/rosso simula molto bene il colore della pasta frolla cotta e di altre tipiche paste dolciarie.

Baci di Dama

baci di dama sono biscottini originari della città di Tortona: due rotonde metà di frolla alle nocciole incollate con un velo di cioccolato fondente. Oggi si usa più spesso la farina di mandorle invece delle nocciole (e i baci hanno un colore più pallido). La variante al cioccolato aggiunge il cacao nell’impasto e il cioccolato bianco nella farcitura.

Dolcetti in feltro baci di dama
Dolcetti in feltro della tradizione piemontese
i baci di dama
  • MATERIALE OCCORRENTE:
  • pallina polistirolo da 3 cm
  • due dischetti di feltro morbido (spessore 1,5 mm) diametro 55 del cerchiometro
  • due dischetti di feltro morbido o pile diametro 30 del cerchiometro
  • filo da cucito in tinta
  • taglierina, forbici, pistola colla a caldo

Per la versione al cacao ho preso del pannolenci morbido marrone e del pile bianco latte.
Per prima cosa ho tagliato la pallina di polistirolo in modo da levare una fettina sottile in corrispondenza della metà. Poi ho cucito una filza con il filo in tinta sul dischetto più grande e ho racchiuso all’interno la metà sfera.
In ultimo ho unito i due dischetti più piccoli con una filza vicino al bordo tirando leggermente il filo al momento di chiudere (la crema assume un aspetto più morbido).

bacio di dama

Infine ho incollato con abbondante colla a caldo per far aderire bene, il ripieno alle due calotte, esercitando una forte pressione con le dita fino al raffreddamento della colla. Ma è anche più bello cucire le due calotte con il filo in tinta e il punto nascosto. Tirando bene il filo ed esercitando una pressione con le dita mentre si cuce. Ovviamente ho realizzato anche la versione in pasta di nocciola e cacao.

I Canestrelli

Canestrelli sono dei biscotti  di pasta frolla a forma di margherita bucata spolverati di zucchero a velo della Liguria e Piemonte.
Ricetta originale della margheritina ligure
Con lo stesso nome però in Piemonte s’identifica una diversa tipologia di biscotti: il canestrello canavesano (ofela o canestrel) di forma rotonda come un biscottino è cotto sulla piastra di ghisa, con il caratteristico disegno a grata che resta impresso sulla cialda.

Per prima cosa occorre disegnare la griglia su un foglietto, i tipici canestrelli canavesani sono tondi con una griglia formata da 4 “rilievi” verticali e orizzontali. Ho assegnato il passo di 1 cm alla griglia con uno spessore dei rilievi di 5+5 mm. Questo in orizzontale. In verticale invece lo spazio dello spessore è pari a 5 mm. Si ricava perciò un rettangolo di 9×7 cm

Ho fissato il rettangolo (pari a 9×7 cm) sulla stoffa con un paio di spillini.

Bisogna piegare il cartamodello in corrispondenza di ogni “cresta” della griglia (la linea indicata dalla freccetta) e praticare dei piccoli tagli in diagonale come segnato nel disegno.
Una volta completato i tagli lungo tutte le altre tre creste, si leva il cartamodello e si taglia il centro di ogni farfallina (volendo si potrebbe asportare completamente).

Adesso è il momento di formare le pieghe, sul dietro del lavoro si applica una striscia di colla a caldo (lungo la linea verticale corrispondente alle “farfalline”) e si preme il feltro sul davanti. Ecco formata la prima griglia.
La seconda griglia trasversale alla prima la si ottiene tagliando 4 striscioline dal feltro pari a 1 x 6 cm, si applica la colla a caldo e si piega la strisciolina a metà nel senso della lunghezza, poi si posiziona la strisciolina trasversalmente (sulla strisciata di colla a caldo passata in orizzontale in corrispondenza delle buchette formate dalle farfalline).
Infine si arrotonda con la forbice il canestrello tagliando l’eccesso.

canestrello canavesano in feltro
canestrello canavesano:
metodo di costruzione della griglia

Come ultima operazione ho cucito con un sopraggitto i due dischetti (avendo cura di far coincidere le rispettive griglie) e distribuito un po’ di ombretto marroncino per le ombreggiature.
Il procedimento è un po’ laborioso, ma molto realistico.

In alternativa si può realizzare una griglia con delle striscioline di feltro (come per le crostate) incollate a 1 cm circa di distanza, anche se risulterà un canestrello meno d’effetto. Io ho proceduto con entrambi i metodi e devo dire che non c’è paragone, il primo metodo, anche sa laborioso è molto più d’effetto e realistico

Torcetti

torcetti sono dei biscotti lievitati al burro tipici di Piemonte e Valle D’Aosta. Si chiamano così perchè sono dei bastoncini ritorti in modo da saldare le due estremità. Possono avere un aspetto lucido e caramellato, oppure essere molto chiari e con le granelle di zucchero in evidenza.

Dolcetti in feltro della tradizione piemontese:
il torcetto


Ho ritagliato una striscia nel feltro morbido di circa 17-20 cm x 4. Ho cucito con una filza un estremità e ho rovesciato il feltro; ho proceduto a cucire il lato lungo della striscia con un normale sopraggitto, imbottendo man mano (con gli avanzi del feltro stesso). Ho chiuso l’altra estremità sagomato a torcetto e cucito insieme le due estremità sul dietro. Per raggrinzire un po’ il torcetto ho cucito una filza sulla cucitura e tirato un po’ il filo.
Con un po’ di sfumature ho ottenuto l’effetto cottura e ho infine colato sopra un po’ di colla a caldo che ho steso in uno strato uniforme per dare l’effetto lucido.

Biscottini assortiti e mini pasticcini

Per quanto riguarda gli altri biscottini, ho tagliato sagome tonde, rettangolari, a fiore, a cuore, cucite in doppio con un punto filza (sul pannolenci morbido e tirando la cucitura escono fuori i bordi smerlati come i biscotti secchi tipo oro saiwa), o anche semplicemente a sorfilo, imbottiti variamente con dei ritagli di feltro, ovatta da imbottitura, una sagoma in cartone ondulato (quello delle confezioni industriali per fette biscottate e biscotti) e decorati con “glasse” di vari colori. Per chiudere con un tocco di colore ho realizzato delle mini tartellette di pasta frolla con ripieno di crema, decorate con la frutta.

dolcetti in feltro tutorial
dolcetti in feltro tutorial fotografico

Credo che una galleria fotografica valga più di ogni descrizione.
Nella prima immagine in fila per tre: Biscotto rettangolare al cioccolato con ripieno di crema e cioccolato (tre strati). Con feltro morbido e la cucitura con un punto festone a distanza regolare si ottiene un bordo smerlato tipico dei biscotti secchi. Le dimensioni del biscotto sono 4×5 cm circa.


Occhio di Bue: per questo dolcetto in feltro ci sono tantissimi tutorial, io vi mostro i passi più importanti. Si ritagliano due dischetti della misura 55 del cerchiometro. Per disegnare in modo perfettamente centrale il buco si piega il dischetto in metà e ancora in metà, si appoggia il cerchiometro in modo che le linee guida coincidano coni bordi estremi, e si traccia l’arco (il valore che ho scelto è di 20). Si apre il dischetto e si completa il cerchio interno seguendo la traccia. Per tagliare perfettamente il disco centrale si piega a metà.
Si cuce i due dischetti così tagliati e sovrapposti, in corrispondenza buco interno. Nell’esempio mostrato ho cucito con il punto festone, ma nelle successive versioni ho preferito il punto sorfilo. Per completare il biscotto ho sovrapposto e cucito insieme un dischetto di feltro da 55, un dischetto di cartoncino ondulato di 50-55, un dischetto di feltro per il ripieno marmellata da 40-45 e i dischetti bucati. Sfregando con il pastello marrone lungo i bordi e sfumando il colore ho ottenuto un effetto pastafrolla cotta molto gradevole.

Mini Tartelletta

Nell’immagine sotto: la Mini Tartelletta alla base ho aggiunto un dischetto, cucito insieme con una filza il disco di crema e la scodellina di pasta frolla e infilato un po’ di imbottitura prima di chiudere. Ho ricoperto la crema con un abbondante strato di colla a caldo (per simulare la gelatina) e aggiunto una pallina di polistirolo rivestita con pannolenci rosso scuro. In una versione più grande ho aggiunto invece un bel ciuffo di panna. Per realizzare la panna basta cucire con una filza longitudinale (a metà circa) una lunga striscia di pannolenci (o pile) di circa 1 cm (lunghezza a piacere) e arricciare stretto.

La decorazione dei barattoli con pasticceria in feltro

Alla fine di tanto taglia a cuci, arriva il bello.
Per prima cosa ho ritagliato dal pannolenci rosa chiaro (un colore come il grigio chiaro/melange che si armonizza bene) un grosso cerchio prendendo il coperchio del barattolo come dima. Ho aggiunto un paio di dita di margine per il taglio a seconda dello spessore del coperchio, in modo da rivestire anche quello. Con il feltro morbido basta tirare leggermente i margini e incollarli con colla a caldo al bordo del coperchio.
Ho provato poi vari accostamenti sovrapponendo i biscotti e cercando di dare alla composizione una forma dinamica.

Ecco i risultati: mi sono fermata a quattro barattoli!!

Prima composizione: ho aggiunto una striscia di iuta fermata con un biscottino di pastafrolla a forma di cuore sul barattolo.
Per la composizione ho utilizzato: due baci di dama, due biscottini al cioccolato ripieni, una tartelletta, una meringa di panna, un occhio di bue, un bastoncino di cialda e una girella piccola (le mini girelle sono facilissime da realizzare, perfette come riempimento e aggiunta di colore)

Seconda composizione: ho aggiunto una frappa di pizzo grigio perla (con filo elasticizzato per poterla sfilare).
Per la composizione ho utilizzato: un bacio di dama, un biscottino al cioccolato con tre strati di ripieno, una tartelletta media con fiocco di panna, e una piccola con fragola, un occhio di bue, un bastoncino di cialda, una girella, un biscotto al cioccolato con ripieno di crema e cuore centrale, un biscottino soffice a forma di fiore, una crostatina.
Per la decorazione ho aggiunto un paio di fiocchetti, un cuoricino pan-di-zenzero, ho spolverato del gesso grattugiato sui biscotti più in basso (che ho prima spennellato con della colla vinilica) e in ultimo ho aggiunto un pizzo grigio perla tutto arricciato e una coccinella di legno sul fiocchetto.

Terza composizione
Per la composizione ho utilizzato: un bacio di dama, due torcetti, due biscottini quadrati al cioccolato impilati uno sopra l’altro, un occhio di bue, un bastoncino di cialda, una girella grande, due biscotti rettangolari al cioccolato, uno con strato superiore al cioccolato bianco e cure nero, l’altro con due strati di cioccolato bianco e nero e un ciuffo di panna, un biscottino soffice a forma rettangolare.

Quarta composizione: l’orcetto è quasi la metà rispetto ai precedenti.
Per la composizione ho utilizzato: un biscottino a forma di cuore con glassa alla crema e cuore di cioccolato, un canestrello, una girella, un bignè alla crema, un bacio di dama, un biscotto tondo farcito al cioccolato e decorato con un fiocco di panna

Il prossimo step della Gufetta pasticcera sarà il rivestimento di una scatola di latta trasformata in un dolce contenitore per la cameretta di una bambina o come arredo bagno ospiti.

Pubblicato da tempodagufi

Architetto, blogger, appassionata di musica celtica e antica, riciclo creativo e artigianato artistico