Gufo pigna laboratorio bambini

Il laboratorio creativo a misura di bambino esclude la manipolazione dei “petali” della pigna perchè nel tentativo di staccarli il bambino si potrebbe anche ferire le mani.
ll corpo del gufo ha già la forma ovoidale di una pigna, e basteranno veramente pochi elementi per dare vita al nostro gufetto; ho suddiviso l’attività in tre categorie: natura, metal scrap, stoffa (o carta-cartone).

Gufo nel Bosco di San Silvestro (Caserta) foto da https://caserta.italiani.it/bosco-di-san-silvestro-oasi-wwf-caserta/

IL GUFO PIGNA “AU NATURELLE”!

In questo tipo di laboratorio è fondamentale fornire al bambino una vasta gamma di elementi da cui attingere, meglio ancora sarebbe far precedere l’attività da una passeggiata nel bosco dove ogni bambino potrà raccogliere gli elementi che più colpiscono la sua fantasia: rametti, legnetti, foglie, erbette, bacche, baccelli e infiorescenze, ghiande, pezzi di corteccia e muschio, sassi..
S’integreranno gli elementi raccolti con ulteriori oggettini: pezzi di spago, rafia, paglia, tappi di sughero, tronchetti di legno, cartone, fiori secchi e spighette, semini, gusci e noccioli.. ma anche colori a tempera e pennarelli, oltre a l’onnipresente colla.

Osservando attentamente la pigna il bambino dovrà decidere prima di tutto da che parte girarla, se con i petali in giù oppure in su, decidere l’umore del gufetto se triste, allegro, pensieroso, arrabbiato, preoccupato, coccolone etc. Si potrebbe anche suggerire di caratterizzare il gufetto come personaggio che svolge un mestiere o che è intento in un’azione (fosse anche quella di farsi un pisolino), anche la base su cui appoggiare il gufetto sarà oggetto di riflessioni e di attenta elaborazione.

Non ho resistito a realizzare il mio gufo pigna  “au naturelle” e così ho preso una pigna di pino domestico con i petali leggermente aperti, l’ho girata a a testa in su sfogliandola un bel po’ e lasciando un pezzo di torsolo su cui ho appoggiato gli occhi (due fette di sughero da un tappo di spumante). Sono stata a guardarla per un po’ rigirandomela da tutti i lati: ho aggiunto delle alucce ritagliando con le tronchesine un pezzo sottile di corteccia. Ho incollato la pigna su una base (da campionario edile per gli intonaci) e aggiunto le zampe prendendo due pezzi dalla pigna del pino nero che ho aperto nel mezzo.
Per gli occhi ho preso due cupole di ghiande girate a coppa e riempite con colla a caldo dentro a cui ho immerso un semino di iperico, per naso un sassolino dal vialetto di casa, un ciuffetto di inflorescenza d’alloro, ed ecco il gufetto tutto felice. Ho ricoperto il torsolo della testa con dei pezzi di pigna andando a riempire le fessure e aggiungendo una lunga codina.
Ho spennellato con colla ad acqua per una finitura più lucida.

IL GUFO PIGNA “METAL”!

Come per il progetto di riciclo del coperchio di un barattolo anche il nostro gufo pigna prende vita con bulloni, tappi e viti e come quel laboratorio di Metal Scrap Art è fondamentale mettere a disposizione dei bambini gli oggetti metallici più disparati e spaiati possibile.
Da parte mia voglio provare a realizzare un gufo pigna steampunk, con le foto passo-passo vedi come ho fatto

IL GUFO PIGNA PRET A PORTER

Sicuramente un’attività più a misura bambino perchè carta, cartoncino e stoffa sono facilmente manipolabili e si incollano sulla pigna con la colla vinilica. Nel WEB ci sono veramente molti esempi in tal senso, con dei ritagli di feltro, cartoncino, nastrini e piume le variazioni sul tema sono infinite!

Ritorna a Gufetti d’Autunno: i tesori del Bosco (gufetto di Moggley Mog 2012)

La galleria aggiornata dei gufetti che vado a realizzare (anche su ordinazione) a tema “I Gufi del Bosco” la trovate qui

 

Pubblicato da tempodagufi

Architetto, blogger, appassionata di musica celtica e antica, riciclo creativo e artigianato artistico