Borsa piegata “Voglia di Mare”

Come nasce il processo di creazione di una borsa ispirandosi ai tessuti sottomano: dagli avanzi di tessuto alla borsa piegata sul tema Voglia di Mare

Con l’avanzo del tessuto verde acquamarina/turchese (quel misto di blu-verde dalle molte tonalità e combinazioni nelle miscela) voglio realizzare ancora una borsa che richiami il mare..

Seguire l’ispirazione partendo dal tessuto e i ritagli

Questa volta non inizio con una bozza disegnata ma con l’accostamento delle stoffe che ho sottomano a partire dall’avanzo del tessuto verde acquamarina/turchese (quel misto di blu-verde dalle molte tonalità e combinazioni nelle miscela) del progetto precedente.

Taglio innanzitutto in due la stoffa turchese e abbino un satin di viscosa grigio perla effetto stropicciato. Accoppio i due tessuti con una trapuntatura cucita con il filo grigio (punto macchina dritto selezionato a 3,5-4).

accoppio il pannello straforato con il satin (rov del traforo contro dritto del satin) e trapunto prima in senso verticale (partendo dal centro all’esterno e poi porto il lato destro a sinistra e riparto dal centro verso l’esterno) e poi in orizzontale.

Voglio fare una base semplice con il metodo dell’angolo in modo che corrisponda a circa 7 cm (grosso modo il modulo del disegno traforato).
Ho deciso anche di creare una tracolla molto lunga con un nastro di juta alto circa 7 cm (che potrà essere annodata ad altezza spalla per accorciarla) e l’attaccherò lateralmente, ma per ora lo lascio da parte -guarda caso l’altezza del nastro è uguale al modulo del disegno del tessuto traforato.

La borsa piegata

Dopo aver cucito insieme le due pezze trapuntate (lungo i tre lati), fatto l’angolo e tagliato via l’eccesso, ho ottenuto un “sacco” alto e stretto e mi viene l’idea di trasformarlo in una “borsa piegata” (che in inglese si dice foldover bag): a seconda di come si posiziona la tracolla cucita a circa 15 cm dal bordo-borsa, si crea una piega, che diventa la patta di chiusura della borsa.
Aggiungo però all’altezza della borsa un ulteriore avanzo di tela di juta che vado a cucire sulla fodera interna calcolando le misure al momento del taglio della stoffa (la fodera deve essere=altezza pannello borsa + bordo juta)
Per realizzare la fodera interna recupero una stoffa indiana sempre effetto stropicciato un po’ slavata ma ancora in buone condizioni a cui applico una tasca (trovo un rettangolo blu avanzato a cui cucio un ritaglio della stoffa indiana). Procedo quindi come per il confezionamento della borsa esterna, lasciando però un apertura laterale per poter risvoltare e alla fine metto il dritto della borsa esterna dentro al rovescio di quella interna (dritto-contro dritto) e cucio il bordo a 1cm circa.

Risvolto cucio a mano l’apertura interna e rifinisco il bordo: ottengo così un’altezza di 42 cm: perfetto!

La tracolla

Taglio il mio nastro a circa 135 cm e siccome applicherò la tracolla sull’esterno della borsa faccio una finitura alle estremità con un avanzo di tessuto che riprende i colori del tema.

Taglio la striscia facendola sbordare di 0,7/1 cm dal nastro di juta, cucio prima alle estremità e poi piego al dritto spillando i bordi della striscia in modo che si ripieghino contro il tessuto del nastro. Faccio una cucitura tutto intorno al tassello.

Vado ad applicare le estremità della tracolla la 15 cm dal bordo borsa, a cavallo della cucitura laterale. L’operazione della cucitura con la macchina è un po’ complicata così decido di cucire a mano.

Decido anche di aggiungere qualche punto decorativo ad orlare il bordo in juta della borsa.

Ecco la borsa piegata finita, dentro ci stanno proprio solo le cose essenziali: la mia inseparabile Mini borsina-astuccio e il Gufo porta occhiali e ovviamente la mia shopping bag di tela ottenuta riciclando un asciugamano di cotone- di cui allegherò il tutorial.

Considerazioni

La piega mantiene la borsa in forma senza bisogno di chiusure o di zip e tuttavia è una borsa non molto pratica -a mio avviso- se si mettono troppi oggetti sciolti all’interno, perchè è decisamente un po’ lunga, forse dovevo darle una forma più quadrata ed evitare di aggiungere il bordo in tela di juta.
Per ora sarà la mia borsa estiva “da città” e se ci saranno degli aggiustamenti da fare non mancherò di annotarli qui (fare e disfare le borse fino a quando diventano perfette per i propri bisogni). Mi piace il nastro di juta usato come tracolla è abbastanza robusto e solido ma nello stesso tempo “leggero” dove appendere charms, tassels, agganciare il portachiavi e quant’altro.


Pubblicato da tempodagufi

Architetto, blogger, appassionata di musica celtica e antica, riciclo creativo e artigianato artistico